Riforma degli enti del Terzo Settore

Riforma degli enti del Terzo Settore

Addì 07 maggio 2021

Terzo settore: firmato il decreto sulle attività diverse, attesa pubblicazione in Gazzetta.

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato il decreto che stabilisce criteri e limiti delle attività diverse esercitabili dagli enti del Terzo settore.

Il Decreto definisce i due tratti caratterizzanti delle attività diverse: la strumentalità e la secondarietà. In particolare, le attività diverse sono considerate strumentali quando sono finalizzate a supportare, sostenere, promuovere o agevolare il perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente del Terzo settore. La secondarietà, invece, ricorre in una delle seguenti ipotesi:

  1. i ricavi da attività diverse non sono superiori al 30% delle entrate complessive dell’ente del Terzo settore
  2. i ricavi da attività diverse non sono superiori al 66% dei costi complessivi dell’ente del Terzo settore.

L’ente del Terzo settore può scegliere uno dei due criteri, che dovrà poi essere indicato nella relazione di missione o in un’annotazione in calce al rendiconto per cassa. 

Lorenzo Marinelli coordinatore nazionale