Pensieri di Club 41: un saluto ad un caro amico Olandese

Pensieri di Club 41: un saluto ad un caro amico Olandese

Ho incontrato Roy Kroos per la prima volta tre anni fa ad Almelo per l’Agm olandese. 
Sembrava un po’ sperduto, quasi fuori posto, timido. Era il primo approccio al Club 41 dopo qualche anno di Round Table.
Di fianco aveva Christy, un sorriso solare e una risata coinvolgente. Ho subito pensato “questa ha le palle” . Determinata e curiosa, con una voglia marcata di voler partecipare, di provare.
Volevano sapere la mia storia di iro e io ho raccontato quello che pensavo. 
Lui, con la sua andatura dinoccolata mi ricordava vagamente Adriano Celentano. Però rimaneva sempre nel suo guscio, interessato e senza essere mai fuori misura, mai eccessivo.
Spesso quando si è all’estero i sensi sono più acuiti, si è sempre un po’ all’erta perché “bisogna tornare a casa e riprendere il filo del discorso”  Le sensazioni sono ingigantite. In quei momenti forse si è un po’ più aperti. Si è coscienti di condividere valori importanti come l’amicizia “senza confini” che al giorno d’oggi non sono scontati. La nostra associazione è secondo me, un baluardo all’ignoranza, una pietra su cui fondare amicizie senza secondi fini. Sono momenti importanti e questi momenti Roy li ha conservati nel cuore, sbocciando.
Dopo qualche mese ci siamo ritrovati a Malta. 
Erano un po’ spaesati e quando vedo qualcuno spaesato mi viene voglia di aiutarlo. Così spesso li abbiamo coinvolti e 
facevano  gruppo con noi italiani. Io, Riccardo e il Perbe (Presidente di Verona) con le rispettive mogli. 
Scherzando, gli dicevo che era il mio “fratello italiano” e ho sempre continuato a chiamarlo così per questi tre anni.
Lui è cresciuto molto. Ha messo tutto il suo entusiasmo e le sue capacità nel 41. È diventato iro e Yap convenor per l’Olanda nonché vicePresidente quest’anno.
Quando sono partito per il Sudafrica per l’Agm internazionale dove mi sarei candidato, con tutte le mie incertezze ed insicurezze , Christy via whatsapp mi scrisse che avrebbero acceso una candela per me.
Non credo che nessuno abbia acceso una candela per me..perché diventassi Presidente del 41 ma neanche in altre occasioni ben più drammatiche.Mi faceva sorridere e allo stesso tempo mi rendeva orgoglioso. Di me, dell’Italia, delle mie amicizie.
Roy all’interno del 41 è cresciuto in modo esponenziale contribuendo al miglioramento dello Yap Program, alla consacrazione dell’Olanda come paese emergente, allo sviluppo delle amicizie in tutta Europa. A quasi tutte le Agm lui c’era portando con sè la sua voglia di esserci, il suo entusiasmo e la sua gogliardia.
Quando circa due mesi fa ci ha scritto Christy dicendo che Roy era seriamente malato, è crollato un po’ il mondo addosso aprendo la strada ad interrogativi vecchi come il mondo. Perché? Perché lui così giovane? Dov’è la giustizia? 
L’altro ieri sera Christy e Robin suo figlio sono venuti a trovarmi in albergo. Abbiamo chiaccherato da soli per un’oretta e ho consegnato la nostra bandiera che non è mai arrivata in tempo. 
Robin ha 17 anni ed è bravo. Come sua madre. 
Ieri in chiesa abbiamo salutato Roy, “il mio fratello italiano”. Ieri in chiesa avevi tanti fratelli olandesi.

Luca Colombo VP internazionale Club 41